Come far suonare la tua radio da paura (Pt.8)

Cosa succede dentro la ‘scatola nera’ e come massimizzare il suo lavoro?
Il processo audio spiegato, dagli elementi base alle esperienze migliori, in un’intervista con Frank Foti di Omnia.

Il processo audio sembra essere un argomento limitato a persone tecnologicamente avanzate, ma anche i conduttori di uno show radiofonico oppure il direttore dei programmi che ha a cuore il suono della propria radio, magari vogliono capire meglio l’essenza del processo audio.

Il fondatore di Omnia (e primo ingegnere capo di Z100 – NY) Frank Foti è stato così cortese da condividere le sue idee sulla creazione di una radio con un grande suono.
‘’Che semplicemente salti fuori dalle casse! Che poi è quello che tutti cerchiamo”


NON ANDARCI GIU’ TROPPO PESANTE

002

Invece di cambi radicali nel processo audio: aggiustare gradualmente (un elemento del) suono della tua stazione può essere un approccio migliore

RENDI RICONOSCIBILE LA TUA STAZIONE

Partendo proprio dalle basi, Foti spiega che il processo Audio consiste in 2 principali componenti.

Una di esse è il device che mette al sicuro dalle sovra-modulazioni (livello eccessivo nel trasmettitore).

Negli USA per esempio, l’FCC richiede che il livello audio dei trasmettitori FM non ecceda una deviazione della portante di 75 KHz per secondo, cosa che le radio americane riferiscono spesso come ‘modulazione al 100%’

Per l’AM ci sono invece differenti regole: ‘Per le trasmissioni in Onde Medie, dobbiamo avere un controllo molto accurato dei picchi, per fare in modo che il livello di picco non superi più del doppio dell’ampiezza della portante’.

A parte queste esigenze tecniche, il processo dell’audio è ovviamente usato in modo più passionale per creare una consistente firma sonora, partendo dal correggere l’equalizzazione, al controllo dinamico dei livelli con AGC (Automatic Gain Control), Compressione e Limiting (per esempio peak limiting, hard limiting o clipping).

‘Non esiste una ricetta perfetta di come raggiungere tutto questo’ continua Frank; ‘per ognuna di quelle funzioni c’è tutta una serie di altri aspetti che ruota dietro e intorno. Attacco, rilascio, rapporto di compressione, soglia, gate… e la lista potrebbe proseguire per lungo. All’interno di queste, potremmo per esempio parlare di come attacco e rilascio; ci sono molte possibilità per fare questo’

TROVA IL TUO GIUSTO BILANCIAMENTO TRA LOUDNESS E QUALITA’

Quando era ingegnere in radio, gli è stata posta una richiesta più di ogni altra.

‘’il sogno di ogni proprietario di radio è suonare il più alto e forte possibile. Non importa se suona Rock o musica Classica, Non ho mai incontrato un radiofonico ad oggi che non abbia almeno una volta detto questo: come posso suonare un po’ più alto?’

Frank spiega che ci sono differenti caratteristiche del processo audio che influenzano il compromesso tra loudness e qualità dell’audio, basate su come i 3 principali stadi dei processori (controllo del gain o compressione, limiting e quindi hard limiting o clipping) lavorano assieme.

‘Generalmente, se spingi il limiter o il clipping, suoni più alto, ma inizi anche ad ascoltare il suo effetto. Cerca un posto privilegiato dove c’è il tuo suono ricco, bello, pieno e competitivo e dove puoi avere il meglio delle due esigenze’

DEFINISCI IL TUO OBIETTIVO PRINCIPALE

La raccomandazione di Frank Foti per managers e proprietari di radio che vogliono migliorare il loro processo audio al di là dei preset di fabbrica è avere un obiettivo chiaro, e fare piccole correzioni, piccole migliorie.

‘Prendi un po’ del tuo tempo per capire come guidare e lavorare sul processore in modo che tu possa dire: okay, vogliamo un suono più ‘grosso’, quindi potremmo spingere ancora un po’ il multi-band limiter. Oppure: vorremmo più loudness complessivo, così se il clipping adesso è settato a mezzo dB di processo, vediamo cosa succede se lo incrementiamo ancora di mezzo dB!

Qualcuno potrebbe dire ‘mezzo dB è solo un piccolo incremento del segnale. Bene.. lo è, se parliamo di audio non processato – ma l’audio processato è già discretamente denso. Se lo incrementiamo di mezzo dB, l’effetto all’orecchio è molto percepibile’.

Perciò il suo suggerimento è di lavorare una passo volta, e fare solo piccoli aggiustamenti.

‘Non andarci giù troppo pesante. Fermati ad ascoltare e ascolta se quello è l’effetto che stai cercando’


EVITARE DISTORSIONI SULLE ALTE FREQUENZE

003

CERCA DI CONOSCERE I MOTIVI DEL TUO SUCCESSO

E’ un ottimo suggerimento, effettivamente, perché molte persone vogliono cambiare tutto nello stesso tempo – perché vogliono più bassi, e più alti, e anche più loudness…

‘Bene, e quando alla fine ti piace il tuo risultato o no, in realtà non sai quale elemento ha fatto la differenza.

Quello che ho sempre fatto è ascoltare qualcosa e dire: qual è l’elemento più importante? Quando ho capito quello, posso dire: quale il prossimo? Con un approccio passo dopo passo, potevo capire dove volevo arrivare. E’ successo in cinque minuti? Raramente. Qualche volta sono servite ore o giorni, ma almeno ho fatto un percorso sensato e metodico per andare dal punto A al punto B.’

ACCONTENTA LE TUE ASCOLTATRICI

Potresti approfondire qualche fondamentale, come: quali sono le conseguenze se, per esempio, aggiungi più loudness, o più alti, o più bassi, e fornirci qualche elemento generale su cosa fare e cosa da non fare?

‘Se aggiungi troppo clipping, a un certo punto, le cose inizieranno a suonare distorte’, dice Foti, riguardo alla distorsione generale causata dal volere un suono con molto loud.

‘Le voci inizieranno a suonare troppo artefatte, non naturali, come se stessero strappando.’

Un interessante argomento è l’apparente intolleranza delle donne per gli alti.

Secondo lui (Frank Foti ndr.), bisogna evitare di avere una distorsione sulle alte frequenze, invece che evitare le alte frequenze stesse: ‘Ho discusso una volta con un direttore programmi di una stazione AC, il quale mi diceva: non alzare gli alti! E io risposi: perché? E lui rispose: le nostre donne cambieranno stazione. Risposi ancora: no, questo non è vero. Le ascoltatrici cambiano frequenza se ascoltano una distorsione sulle alte frequenze, come quando i piatti (strumento musicale ndr.) non sono più puliti, o quando la parte alta di un piano suona innaturale’

RIDUCI IL BASS CLIPPING

Il suo consiglio è anche di evitare la distorsione sulle basse frequenze: ‘Se sovraccarichiamo qualcosa con le basse frequenze, si crea l’effetto di eccessivo clipping quando in realtà non ce n’è molto. Le lunghezze d’onda dei bassi sono quelle più grandi all’interno dello spettro sonoro, così se le note basse spingono dentro il clipping, spinge anche il resto dell’intera gamma dello spettro nel clipping.

E questo inizia a dare un suono innaturale, quasi distorto. Molti dei processori di segnale danno la possibilità di settare la soglia del threshold del basso indipendentemente da ogni altra cosa, e questo minimizza la distorsione di intermodulazione indotta dai bassi. Se c’è una sezione multi-band limiting dedicata, e si ha accesso ai parametri di threshold e tempi di attacco, c’è modo di regolare come può essere elaborata la performance delle basse frequenze rispettando l’idea di un basso profondo, ricco, incisivo.


‘’FAI SCUOTERE LE PORTE DEL PARADISO CON IL MICROFONO’’

004

ACCONTENTA I TUOI ASCOLTATORI MASCHI

C’era un personaggio negli anni sessanta, James Schulke, che programmava bella musica per alcune radio con audience prettamente femminile.
Puntando a un ascolto sul lungo periodo, evitava ogni possibile fattore che induceva al cambio di sintonia, come per esempio suoni con frequenze alte stridenti.
Ma gli uomini? Sono interessati o no a certi suoni?

‘’Gli uomini amano il loudnes, gli uomini amano i bassi’ dice frank Foti. ‘C’è qualcosa nel broadcasting chiamato ‘la curva del sorriso’. E’ quando prendi il tuo equalizzatore a 10 bande e pompi i bassi e gli alti: quando guardi i cursori, sembrano farti un sorriso. Una volta gli impianti stereo avevano un equalizzatore. Se era di un maschio, solitamente trovavi quella curva’.

Yeah, come la mia! Era quasi una curva a ‘V’.

‘Sì, sono consapevole di me stesso. Mi piace l’audio alto, pompato. Sono cresciuto ascoltando gli ‘Who’. Loro sapevano cos’è il loud! Haha’

DAI PONTENZA AL PROCESSO DELLE TUE VOCI

Lo confesso: i primi anni che stavo in radio, l’equalizzazione del mio microfono era sempre: un pochino di alti e, ovviamente, una cifra di bassi. E toglievo i medi per suonare come un dj potente… Ovviamente, gli ascoltatori non capivano molto di quello che dicevo, ma in studio, nelle mie cuffie, suonava da paura, hahaha.

‘Un aneddoto divertente: nel 1983 quando abbiamo messo in onda Z100, il direttore dei programmi Scott Shannon mi disse: Franko, i djs di Z100 (the Z-jays) devono suonare come la voce di Dio!’’

Provai con diversi compressori, inclusi nuovi modelli di marchi rinomati, ma nessuno suonava bene in onda. Settimane di sperimentazione per non arrivare a nessun miglioramento reale. Poi qualcosa è successo. ‘’Avevo un vecchio compressore UREI LA-3, che aveva probabilmente 20 anni. Mi sono detto: che cosa può succedere di peggio? Quindi l’ho messo in onda, settato a 10 dB di compressione e con un ratio di 8:1, e sono andato a casa. La mattina dopo il telefono di casa squilla: Franko? Non so che diavolo tu abbia fatto, ma la voce di Dioooooooo è su Zeeeeee one hundred!!! Goodbye! ….Click.’’

‘’INTERMODULA’’ IL SEGNALE DEL TUO MICROFONO

Quando ha dato un’occhiata da vicino a questo sorprendente compressore, e perché effettivamente aveva fatto suonare i djs di Z100 così “grossi” rispetto alla realtà, Foti scoprì il suo segreto. ‘’L’algoritmo del suo compressore generava una cifra di distorsione di intermodulazione, ma la distorsione della dinamica interna, creava una voce più grossa che non avevo mai sentito…! Gli altri compressori erano grandi, suonavano bene sulla musica, ma non creavano l’intermodulazione che dava quel suono della “voce di Dio”.

Prendi questo, qualche Equalizzatore, qualche riverbero e quel microfono scuoterà le porte del paradiso’’.

Che cos’è esattamente ‘l’intermod’?

‘’Principalmente, controllo automatico del guadagno. Stiamo prendnendo un segnale audio che passa attraverso uno stadio di guadagno. A quello stadio di guadagno, stiamo introducendo un controllo del segnale che ‘dirà’ all’audio di salire o scendere. Se settiamo quel controllo troppo veloce, si crea distorsione da intermodulazione. Quindi il controllo del guadagno per sua natura va a braccetto con l’intermod.’’

Foti spiega che il controllo del segnale del LA-3 creato ‘aggiungeva abbastanza cose’ da far sentire il dj potente. Comunque, circa la giusta quantità: ‘’Se il troppo di tutto questo è consentito esistere, quello è il momento che l’audio diventa compatto, pressando sulle orecchie come un infernale e fastidioso suono.’’


‘’IL PIU’ DELLE VOLTE, E’ UN PROCESSO’’

005

RINFRESCA REGOLARMENTE LE ORECCHIE

Abbiamo già parlato un po’ delle migliori cose da fare per il processo dell’audio – cosa fare e cosa non fare. Qual è la prima cosa da tenere presente quando si lavora con l’audio processing?

‘’E’ qualcosa che chiamo ‘il metodo del dormirci sopra’. E’ facile iniziare a giocarci, e continuare a farlo, e dire: “ah, suona da paura!” Ma ci dimentichiamo che le nostre orecchie perdono la sensibilità col passare del tempo.’’

E compara questo come se mettessimo un dito sotto l’acqua bollente del rubinetto della cucina. Inizialmente è veramente bollente, come se stessi per bruciare, ma dopo qualche secondo comincia già a sembrare meno rovente. ‘’La stessa cosa succede con le nostre orecchie. Quando lavoro su un algroritmo, non ci lavoro per più di 20 minuti. Quindi mi fermo, e lascio decomprimere le mie orecchie e prendere aria. Rispondo a qualche email, o mi prendo un bicchiere di thé fresco, che è una bevanda che adoro.’’

PRENDITI TEMPO PER VALUTARE

Frank Foti fa praticamente lo stesso quando crea il suono di una radio on-air. ‘’Ci lavoro per un attimo, e a un certo punto dico: ah, suona abbastanza bene. Quindi vado a casa. Quando riprendo il processo la mattina, mi dico spesso: che diavolo stavo pensando?’’ Secondo la sua esperienza, questo richiede un paio di giorni. ‘’Quando raggiungo il punto dove mi piace come il giorno prima, lì è dove mi fermo. Quando setti il processo di segnale, c’è spesso un momento di desiderio che venga fatto. In quel momento andiamo al trasmettitore, collegalo, e entro mezzanotte avremo ottenuto quello che volevamo! Qualche volta succede veramente. Ma la maggior parte delle volte, è un processo che merita di investirci un po’ di giorni, o forse una settimana. Quando hai ottenuto quello che volevi, salva tutto, dimenticatelo, e vai avanti a fare altro.’’

MONITORIZZA IL SUONO SU PIU’ PIATTAFORME

Quando regoli il suono e fai il fine-tuning del processo audio, probabilmente non ascolti solamente da un paio di cuffie collegate all’uscita del processore, ma su diversi ricevitori. Come crei un processo del suono che suona bene su ogni apparecchio ricevente? E’ questione di compromessi?

‘’A volte succede che ti trovi con il giusto sistema di ascolto dal primo momento. Nel mio ufficio, ho delle buone casse Tannoy che uso solitamente. Ho anche un trasmettitore FM a bassa potenza che posso ricevere ed ascoltare in macchina, e poi ho un paio di radio riceventi da tavolo. Sono sicuro che la parola ‘compromesso’ deve saltar fuori per forza da qualche parte, ma dai feedback che stiamo ricevendo sui lavori degli ultimi anni, non conosco molti compromessi. Detto questo, talvolta magari è basato su gente che hanno speso molto tempo per vedere come si comportava su diverse piattaforme. Per lo stesso motivo, sono stato in città dove accendendo la radio mi sono detto: che diavolo è questo? Per realizzare poi che era un nostro prodotto. Puoi avere il miglior aeroplano; ma se hai la persona sbagliata che lo pilota, potrebbe non volare come il miglior aeroplano, haha. Bisogna prendersi la briga di conoscere e capire le apparecchiature, di conoscere quali sono i suoi limiti, e fare il tuo meglio con il meglio.’’


‘’NON C’E’ STATO MAI NESSUN SEGRETO PER I PRESET DI FRANK FOTI’’

006

MANTIENI LA TUA POSIZIONE COMPETITIVA

E’ importante monitorare cosa fanno i competitors in ogni momento? o pensi sia meglio restare concentrati sulla tua stazione e continuare a seguire la tua immaginazione e ripeterti che suona da paura, anche se magari sei 2 dB più basso dei tuoi vicini?

‘Durante tutto il periodo che quando lavoravo in radio, passavo il tempo ad ascoltare la mia radio e chiunque fosse in competizione con me. Facevo zapping costantemente. Quando guidi la tua macchina, hai gli occhi appiccicati alla strada che hai davanti, ma ogni secondo devi anche guardare nello specchietto retrovisore nella speranza che nessuno ti stia venendo addosso, o che cerchi di sorpassarti in un modo che non vorresti. In radio si fa lo stesso.’’ A Foti piacciono anche le radio europee. ‘’Mi piace l’energia e lo spirito competitivo che ho colto ogni volta che sono stato nei Paesi bassi, in Francia, in italia… Fanno radio con una tale passione. Mi ricorda quando lavoravo per Z100 a New York o a WMMS qui in Cleveland.’’

MOTIVA IL TUO STAFF ON-AIR

Come rispondono gli ascoltatori ai cambi di suono? E’ misurabile?

‘’Se ad un ascoltatore non piace quello che ascolta, cambia radio. Non pretendo che un ascoltatore mi chiami per dire: ‘suoni meglio di ieri’ o ‘adesso suoni più alto’, chiedendo ‘che cosa hai fatto?’. Il processo audio è sempre stata una componente subliminale. Se realizzi qualcosa di buono, è un elemento sicuro per tenere o rinforzare l’audience della tua radio. Uno dei commenti più belli che ho ricevuto a New York è stato: ‘quando fai scanning e arrivi sui 100.3 te ne accorgi subito, perché salta fuori dalle casse!’. Questo è quello che cerchi. La gente non lo sa che ci sono tante scatole in un rack di cui ci prendiamo cura e tempo per regolarle. A loro non importa. Ma quando chi ti ascolta sente qualcosa di esagerato è un rinforzo per i disc jockeys e chi si occupa dei programmi e della musica sa che Z100 ha questo suono che spacca (letteralmente ‘suono da lanciafiamme’). Poteva aiutarli a dargli un pizzico di magia per fare quello che stavano facendo – raggiungendo incredibili risultati.’’

TIENI IN CONSIDERAZIONE IL TUO MERCATO DI RIFERIMENTO

Nei mercati evoluti come New York o Parigi, tutte le stazioni hanno un processore professionale. Adesso che tutti possono suonare bene e alti, come può una stazione essere differente?

‘’Dipende dalla creatività delle persone che aggiustano le cose. Siccome faccio questo dal 1988, non posso dirvi quante persone mi chiamano, mi mandano email, o mi fermano in qualche fiera: dicci i segreti dei presets di Frank Foti. La risposta è: non ce ne sono mai stati. Occorre prendersi del tempo, definire cosa vuoi e conoscere e sapere qual è il tuo punto di riferimento. Ogni mercato in giro per il mondo ha una radio di riferimento. Qualcuno può essere vincente sugli alti, qualcuno più sui bassi, qualcuno può suonare veramente forte.’’ Foti spiega che siccome ogni mercato appartiene a una diversa cultura di riferimento, non è scontato che il preset di una stazione importante di una città, calzi a pennello su un’altra importante stazione (anche dello stesso formato) in un’altra città.


 ’EMERGERE? SII CREATIVO’’

007

RENDI RICONOSCIBILE LA TUA STAZIONE

‘’Il direttore dei programmi del gruppo Malrite Communications mi chiese di ricostruire la stessa catena del suono di Z100 per la stazione Eagle 106 che stavano lanciando, una stazione CHR di Philadelphia.

E io risposi: certo!’’ E Foti setta esattamente tutto come a New York e lo mette in onda a Philadelphia. ‘’Dopo 5 minuti, il direttore dei programmi venne e mi disse: ma che diavolo stai facendo? Dissi: cosa intendi? E proseguì: è maledettamente super processato. E dissi: volevi il suono di Z100! E lui proseguì: bene, Philadelphia non è così processata! Quindi riportai ogni cosa indietro, e fu felice. Realizzò dunque in quel momento che a New York serviva più potenza nel processo. Ma a Philadelphia no.’’

Il suggerimento di Frank è di inserirti al punto giusto nel tuo mercato, ma creare un suono memorabile, ‘’come un artista. Ci sono molti pittori fuori di qui. Quindi come puoi emergere? Sii creativo da qualche parte.’’


Articolo originale: http://www.radioiloveit.com/radio-production-radio-jingles-radio-imaging/audio-processing-omnia-telos-alliance-ceo-frank-foti-1/